Relazione del presidente della Commissione giustizia del Senato al ddl 2081/2015 ( Cirinnà + 70) “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”
L’esame dei disegni di legge in materia di unioni civili – che ha complessivamente impegnato la Commissione giustizia in circa 70 sedute, ivi incluso il ciclo di audizioni svoltosi in sede di Ufficio di Presidenza – ha avuto inizio il 18 giugno 2013 (inizialmente correlatori i senatori Cirinnà e Falanga) con l’esame dei disegni di legge nn. 15, 197, 204, 239, 314 e 393. Nella seduta del 2 luglio 2013 l’esame dei disegni di legge nn. 197, 239 e 314 è stato disgiunto dall’esame degli altri disegni di legge. All’esame dei disegni di legge nn. 197, 239 e 314, nelle successive sedute – svolte tra dicembre 2013 ed aprile 2014 – è stato poi congiunto l’esame dei disegni di legge nn. 14 – per il quale la 4a Commissione, in data 24 luglio 2013, ha espresso parere favorevole con raccomandazione – 909, 1211, 1231 e 1360.
La senatrice Cirinnà (divenuta nel frattempo relatrice unica), in data 8 aprile 2014, ha esposto alla Commissione due schemi di testi unificati. Il primo per i disegni di legge nn. 14, 197, 239, 314 e 909, in materia di disciplina dei patti di convivenza e delle convivenze di fatto; il secondo per i disegni di legge nn. 1211, 1231 e 1360, in materia di regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Il 24 giugno 2014 si è proceduto alla congiunzione dell’esame di un ulteriore disegno di legge, il n. 1316.
Il 2 luglio 2014 è stato quindi pubblicato lo schema di testo unificato corretto proposto dalla relatrice – che riuniva i temi oggetto dei due precedenti schemi – e dal 13 gennaio al 19 febbraio 2015 si è svolto in sede Ufficio di Presidenza un ampio ciclo di audizioni.
Il 24 febbraio 2015 è ripreso l’esame in sede referente dei disegni di legge con la congiunzione dell’esame di ulteriori due disegni di legge (n. 1745 e 1763); successivamente, nella seduta del 17 marzo 2015 è stato presentato un nuovo testo unificato da parte della relatrice a cui ha fatto seguito, nella seduta del 25 marzo, la presentazione di un testo unificato alternativo proposto dai senatori Caliendo, Falanga, Malan e Cardiello. In data 26 marzo, la Commissione ha adottato come testo base il testo che da ultimo era stato presentato dalla relatrice ed è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al 7 maggio 2015.
Il 15 aprile 2015 è pervenuto sul testo unificato un parere non ostativo con osservazioni della 14a Commissione e il 12 maggio 2015 un parere favorevole con osservazioni dalla 1a Commissione.
A partire dal 9 giugno è iniziata la illustrazione del primo “blocco” degli emendamenti presentati: circa 3.600 emendamenti, di cui circa 800 sono stati ritirati prima dell’inizio dell’esame, mentre dei rimanenti 2.800 la Presidenza ha dichiarato l’improponibilità o l’inammissibilità di 1461 emendamenti. Successivamente, a seguito della presentazione di tre nuovi emendamenti da parte della relatrice, sono state presentate 279 proposte subemendamentive e di queste 110 sono state dichiarate improponibili o inammissibili dalla Presidenza.
E’ poi pervenuto, in data 7 e 14 luglio, il parere della 1a Commissione sugli emendamenti (in parte contrario, in parte non ostativo con condizioni, in parte non ostativo con osservazioni, in parte non ostativo), mentre si era in attesa del parere della Commissione bilancio sul testo unificato e sugli emendamenti, avendo la Commissione bilancio richiesto al Governo la presentazione di una relazione tecnica, al fine di valutare la copertura finanziaria di alcune previsioni contenute nel testo unificato.
In data 29 luglio 2015 è quindi pervenuto il predetto parere della Commissione bilancio (non ostativo, condizionato, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione sul testo e parere in parte non ostativo e in parte contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione sugli emendamenti) a cui ha fatto seguito la presentazione di un nuovo emendamento della relatrice – recante copertura finanziaria – e tre nuove proposte subemendative.
Una volta acquisito il parere della Commissione bilancio, è iniziata la fase della votazione degli emendamenti, che ha visto impegnata la Commissione giustizia per circa 30 ore complessive, nel corso delle quali sono stati esaminati 318 emendamenti (di questi, 2 sono stati approvati, 74 respinti, mentre i rimanenti sono stati ritirati o dichiarati decaduti o preclusi). Nel giorni 8 e 9 ottobre scorsi, sono stati, da ultimo, ritirati ulteriori 578 emendamenti.
Nella seduta notturna del 12 ottobre scorso è stato infine avviato l’esame di altri tre disegni di legge (nn. 2069, 2081, 2084) che sono stati congiunti con i disegni di legge citati già all’esame.
Si segnala che alla data odierna sarebbero ancora da votare 518 emendamenti.