Categoria: matrimonio

Iowa: è genitore anche la mamma non biologica

di Carmelo Danisi

Il certificato di nascita di un bambino nato durante un matrimonio tra persone dello stesso sesso deve riportare come genitore anche l’altro membro della coppia oltre quello biologico? Per la Corte Suprema dell’Iowa certamente sì. Con la recente pronuncia del 3 maggio 2013 n. 12-0243 la Corte ha infatti rigettato il ricorso avanzato dallo Stato dell’Iowa contro la decisione che obbligava il Department of Public Health a rilasciare un certificato di nascita in cui compariva come genitore anche colei che non aveva dato alla luce il bambino ma risultava sposata, al momento della nascita, con la madre naturale.

Il caso riguarda Melissa e Heather Gartner, coniugi dello stesso sesso diventate genitori attraverso l’inseminazione da donatore anonimo. Al tempo del loro primo figlio, però, non risultavano ancora sposate. Di conseguenza, Heather decideva di concepire e portare in grembo il figlio con Melissa sempre al suo fianco. Per garantire che entrambe comparissero nel certificato di nascita del loro primogenito, dopo il parto venivano avviate le procedure per l’adozione da parte di Melissa che, seppur conclusesi con successo, (more…)

Cassazione: viola la Costituzione il divorzio imposto per il cambio di sesso

di Marco Gattuso

Con ordinanza n. 14329/2013, pubblicata oggi (pres. Luccioli, est. Acierno), la Corte di Cassazione ha ritenuto che la legge n. 164 del 1982 sul mutamento di sesso sia sospetta di illegittimità costituzionale nella parte in cui prevedrebbe lo scioglimento automatico del matrimonio in caso di mutamento di sesso di uno dei coniugi.

1.Il caso

Qualche anno dopo avere contratto regolare matrimonio con rito cattolico, il marito prendeva coscienza della maturata dissociazione tra il proprio sesso biologico e l’identità di genere cui sentiva di appartenere ed intraprendeva il percorso di mutamento di sesso, in ciò coadiuvato ed assistito dalla moglie che ne condivideva le difficili scelte. Ottenuta dal tribunale di Bologna con sentenza del 30 giugno 2009 l’autorizzazione alla rettificazione di sesso, i coniugi non attivavano alcuna procedura di divorzio, intendendo restare coniugati. Ciò nonostante, scoprivano che l’ufficio di stato civile del Comune di Finale Emilia aveva annotato l’avvenuto «scioglimento del matrimonio», ritenendo che la sentenza di rettificazione di sesso anagrafico avesse prodotto automaticamente la cessazione del vincolo matrimoniale (rectius: la cessazione dei suoi effetti civili). (more…)

La sentenza della Corte costituzionale francese

Con decisione del 17 maggio 2013, il Conseil constitutionnel si è pronunciato sulla legge n. 2013-404 che ha aperto il matrimonio alle coppie dello stesso sesso ed ha autorizzato l’accesso all’adozione, riconoscendone la legittimità costituzionale. Arriva così a compimento il processo legislativo che era stato intrapreso dal governo francese nell’autunno del 2012, in seguito alla promessa elettorale del presidente della Repubblica Francois Hollande, e che era stato fermamente avversato dalle forze dell’opposizione di centro-destra, sino al ricorso alla Corte costituzionale.

Escluso che si siano prodotte irregolarità nell’iter parlamentare (i ricorrenti lamentavano un’eccessiva velocità della procedura legislativa che non aveva consentito una sufficiente ponderazione), il Conseil constitutionnel conferma adesso il proprio orientamento per cui compete al legislatore la definizione dei requisiti necessari per l’accesso all’istituto matrimoniale. Come già affermato nella  decisione del 28 gennaio 2011, su uno speculare ricorso presentato avverso la preclusione all’accesso al matrimonio prevista allora dal codice civile, il Conseil ribadisce difatti come non competa al medesimo di sostituirsi alla valutazione del Parlamento, non ravvisando nell’apertura del matrimonio alcuna contrarietà ai principi fondamentali (more…)

Dieci su cinquanta

Con la sottoscrizione del governatore Lincoln Chafee, lo Stato di Rhode Island, è divenuto ieri il decimo Stato degli U.S.A. ad aprire il matrimonio alle coppie dello stesso sesso.

Rhode Island è l’unico stato degli Stati Uniti ad avere una forte maggioranza cattolica.

[whohit]rhode island[/whohit]

La Francia apre il matrimonio

Con 331 voti favorevoli e 225 contrari, la Assemblée nationale ha approvato definitivamente la legge che mutando l’articolo 143 del code civil ha sancito che “Le mariage est contracté par deux personnes de sexe différent ou de même sexe“.

Il matrimonio diviene dunque istituto giuridico aperto tanto alle coppie di diverso che dello stesso sesso, così come l’adozione viene consentita alle coppie coniugate di diverso e dello stesso sesso.

La legge sarà promulgata dal Presidente della Repubblica Francois Hollande dopo l’esame delle questioni di legittimità depositate dall’UMP (Union pour un mouvement populaire), maggiore partito di opposizione di centro destra, che ha condotto un’aspra battaglia parlamentare contro il progetto di legge. Tali ricorsi parrebbero avere, tuttavia, scarsa probabilità d’essere accolti, posto che con la sentenza del 28 gennaio 2011 la Corte costituzionale francese (respingendo un’eccezione di legittimità costituzionale avverso la precedente versione del codice civile che escludeva implicitamente le coppie dello stesso sesso dal matrimonio) ha affermato la competenza del Legislatore in questa materia. (more…)

Il matrimonio arriva in Oceania

Il Parlamento della Nuova Zelanda ha approvato ieri la legge sul matrimonio egualitario.

E’ il secondo Paese, dopo l’Uruguay, a compiere questo passo nel corso del 2013, mentre analoghe leggi sono in corso di approvazione in Francia e nel Regno Unito. Al momento tredici Paesi nel mondo consentono il matrimonio anche tra persone dello stesso sesso, oltre a nove Stati degli U.S.A. (tra cui Washington D.C. e New York City) ed al distretto di Città del Messico.

[whohit]nuova zelanda[/whohit]

Approvato il matrimonio in Uruguay

L’Uruguay e’ il terzo paese americano (dopo Canada e Argentina, oltre numerosi Stati degli U.S.A.) ed il dodicesimo nel mondo a consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La legge è stata approvata oggi con 71 voti su 92 nella Camera bassa e sarà promulgata nei prossimi giorni.

Vedi la legge

[whohit]Uruguay[/whohit]

Anche il tribunale di Pescara conferma il permesso di soggiorno

Con ordinanza del 15 gennaio 2013 il tribunale di Pescara ha annullato il provvedimento del Questore che rigettava la richiesta di permesso di soggiorno avanzata dal coniuge di un cittadino europeo dello stesso sesso, con ciò conformandosi all’orientamento già intrapreso con decreto del febbraio 2012 dal tribunale di Reggio Emilia  e confermato da una recente circolare del Ministero dell’Interno.

Nella decisione, il tribunale rammenta la sentenza della Corte di Cassazione n. 4184/2012 che, nel rigettare la domanda di trascrizione di matrimonio contratto all’estero da due persone dello stesso sesso, ha affermato come sia ormai “radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità (more…)

Se il marito è transessuale

La transessualità di un coniuge non è di per sé indice di carenza di convivenza more uxorio e di simulazione del matrimonio.

Lo chiarisce il Tribunale di Reggio Emilia con l’ordinanza del 9 febbraio 2013, con cui viene accolto il ricorso di un marito brasiliano contro il rifiuto della Questura di rilasciargli un permesso di soggiorno per motivi familiari. Nella specie si trattava di un uomo che pur identificandosi con l’altro genere ed assumendo sembianze femminili, non aveva comunque cambiato sesso all’anagrafe e si era sposato nel 2008 con una cittadina italiana; la Questura dubitava tuttavia che il matrimonio tra la cittadina italiana ed il transessuale potesse ritenersi veritiero, sospettando la (more…)

La motivazione del Tribunal constitucional

Sono state depositate in questi giorni le motivazioni della sentenza n. 198/2012 con cui il Tribunale costituzionale spagnolo ha rigettato lo scorso novembre il ricorso del Partido Popular contro la legge del 2005. È certamente una sentenza di portata storica, in quanto consolida definitivamente la riforma che diede avvio ad un processo riformatore di grande rilievo, ancora in atto in buona parte del mondo occidentale. La Spagna è stata la prima grande nazione ad avere scelto il matrimonio egualitario ed è nota la grande influenza esercitata dalla svolta del governo Zapatero in tutto l’Occidente ed in particolare in America latina (prima della Spagna, infatti, solo due Paesi – Olanda e Belgio  – ed uno Stato degli U.S.A. – il Massachusetts – avevano aperto l’istituto matrimoniale). Merita dunque interesse la decisione spagnola, anche per il peso che presumibilmente avrà nelle future (more…)

La via messicana al matrimonio

Con la sentenza del 5 dicembre 2012, adottata all’unanimità, la Corte suprema messicana (Suprema Corte de Justicia de la Nación), massimo organo giurisdizionale del Paese, ha dichiarato illegittimo l’art. 143 del codice civile dello Stato federato di Oaxaca che definisce il matrimonio come unione tra uomo e donna.

La nuova pronunzia sul matrimonio ha effetto, secondo l’ordinamento costituzionale messicano, solo per le tre coppie ricorrenti, non modificando l’art. 143 del piccolo Stato centro meridionale. (more…)

Il matrimonio va alla Corte Suprema

La questione del matrimonio egualitario arriva per la prima volta davanti alla Corte suprema degli Stati Uniti.Con ordinanza del 7 dicembre 2012, la Corte ha accettato di trattare due casi che, sotto  diversi profili, riguardano entrambi la questione della discriminazione matrimoniale.

Nel caso Hollingsworth v. Perry (già Perry v. Schwarzenegger e poi Perry v. Brown) la Corte d’Appello della California con una decisione del 7 febbraio 2012 aveva ritenuto l’incompatibilità con la Costituzione federale della c.d. Proposition 8, l’emendamento alla Costituzione della California (approvato mediante referendum nel novembre del 2008, con una maggioranza del 52%) che restringendo la nozione di matrimonio alla sola unione tra (more…)

Strasburgo sul matrimonio e la rettificazione di sesso

La Corte di Strasburgo interviene sulla questione del mutamento di sesso e del mantenimento del matrimonio pregresso. Nella decisione del 12 novembre sul caso H. v. Finland la Corte dichiara la legittimità della normativa finlandese che impone la trasformazione del matrimonio in una civil partnership quale effetto ex lege  della rettificazione anagrafica del sesso.

La legislazione finlandese prevede difatti che la situazione di coniugio o di membro di una partnership registrata è di (more…)

Il Viminale conferma il diritto di soggiorno del coniuge dello stesso sesso

 ministero avalla la prassi di concedere la carta di soggiorno al coniuge dello stesso sesso. Il cittadino di un Paese non aderente all’Unione europea che si sia sposato con un cittadino europeo ha diritto di soggiornare in Italia.

Il Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, con nota del 5 novembre 2012  dà risposta al quesito proposto dalle Questure di Firenze e di Pordenone in seguito a prassi già instaurata in diversi uffici (questure di Milano, Roma, Rimini, Treviso) avente ad oggetto le unioni fra presone dello stesso sesso ed il titolo di soggiorno ai sensi del d. lgs n. 30 del 2007. Il Ministero rileva come nonostante la carenza di una disciplina generale in materia di unioni omosessuali, la magistratura nell’esercizio della sua funzione sia chiamata a riempire il vuoto in (more…)

Il governo francese approva il ddl sul matrimonio egualitario

«Le mariage est contracté entre deux personnes de sexe différent ou de même sexe». È questa la proposizione principale del progetto di legge approvato stamane dal governo francese diretto «à ouvrir le mariage aux couples de même sexe» ed a garantire il diritto d’adozione.

La riforma è intesa a modificare alcuni articoli del codice civile. Tra le norme oggetto di modifica si segnala – per gli effetti anche per i cittadini italiani – l’art. 202-1 che detta la norma di collegamento che, in deroga ai principi generali di diritto internazionale privato che per le condizioni per contrarre matrimonio rimandano alla legge nazionale dei nubendi, consentirebbe il matrimonio tra persone dello stesso sesso anche quando lo stesso sia ammesso dalla legge (more…)

Matrimoni con voto popolare

Contestualmente alle elezioni presidenziali, si sono svolti ieri negli U.S.A. quattro referendum in singoli Stati aventi ad oggetto la questione del matrimonio egualitario.

Negli Stati di Washington, del Maine e del Maryland sono stati approvati tre referendum che hanno aperto il matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Non era mai accaduto sinora che il matrimonio fosse introdotto per via refendaria, poichè nei sette Stati in cui è già ammesso, la riforma era stata imposta dalle Corti supreme (Massachusetts, Connecticut,  Iowa) o per approvazione delle assemblee legislative (Vermont, (more…)

Spagna: costituzionale il matrimonio e l’adozione

La Corte costituzionale spagnola ha rigettato il ricorso di costituzionalità n. 6864 promosso nel 2005 dal Partido popular avverso la legge n. 13/2005 che, riformando diversi articoli del codice civile, ha introdotto il matrimonio egualitario consentendo l’accesso all’istituto anche alle coppie dello stesso sesso. La decisione, annunciata oggi da un comunicato della Corte, giunge dopo oltre sette anni di attesa ed oltre 22 mila matrimoni celebrati, con il voto favorevole di otto giudici (tra cui un voto favorevole concorrente) e tre voti contrari. Tra i favorevoli, anche il (more…)

Lezioni americane

Due notizie di un certo rilievo dalle due coste degli Stati Uniti.

La Corte d’appello dello stato di New York ha ritenuto la illegittimità incostituzionale del D.O.M.A. (Defense Of Marriage Act), la legge federale che nega riconoscimento a livello federale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati nei singoli Stati dell’Unione e che assicura agli altri Stati la potestà di non riconoscerli. La legge, firmata dal presidente Clinton nel 1996, trova origine nella reazione contro la decisione della Corte suprema delle Hawai, del 1993, di aprire il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso. Tra gli effetti di tale normativa, il versamento di tasse federali maggiori rispetto alle coppie coniugate  eterosessuali e la carenza di riconoscimento dello status di coniuge in caso di trasferimento da uno Stato all’altro (more…)

Confermato ancora il diritto del coniuge dello stesso sesso a soggiornare in Italia

Nuove conferme dell’indirizzo seguito  dalle Autorità amministrative dopo la decisione del Tribunale di Reggio Emilia del 13 febbraio 2012: anche la questura di Roma, dopo Milano e Rimini, ha concesso il permesso di soggiorno al cittadino di Paese non aderente all’Unione europea sposato all’estero con un cittadino europeo dello stesso sesso.

In questo caso si trattava di un cittadino israeliano sposato in Norvegia con un italiano. E’ un’ulteriore conferma della necessità di riconoscere il diritto di soggiornare in Italia quale effetto della normativa a tutela della libera circolazione dei cittadini europei e dei loro famigliari.

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Brividi spagnoli

Inizia questa settimana (dopo un rinvio da luglio per problemi di rinnovo della Corte) la discussione avanti alla Corte costituzionale spagnola dell’eccezione di illegittimità costituzionale avanzata a suo tempo dal Partito Popolare (vedi articolo El Pais). Se la corte dovesse accogliere il ricorso sarebbe spazzata via la legge del 2005 che ha aperto il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. Analoga eccezione era stata già respinta nel 2004 dalla Corte costituzionale belga. La risposta della Corte spagnola sarà dunque un forte punto di riferimento anche da noi. Secondo gli oppositori della legge, la stessa si porrebbe in cointrasto con la nozione di “matrimonio” recepita dalla Costituzione spagnola in conformità con una tradizione giuridica (more…)