Categoria: internazionale

La Corte Suprema degli Stati Uniti e la difesa del matrimonio eterosessuale: il caso U.S. v. Windsor, 2013 U.S. Lexis 4921

di Matteo M. Winkler

Sommario: 1. La sentenza del caso U.S. v. Windsor. — 2. Il DOMA. — 3. L’opinion della maggioranza. — 4. Conclusioni.

1. Con decisione del 26 giugno 2013 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha posto fine all’agonia della Section 3 del Defense of Marriage Act (DOMA) del 1996, la quale stabiliva che nel diritto federale la parola «matrimonio» potesse essere interpretata solo come l’unione tra uomo e donna. Già contestata nel 2011 dall’Attorney General del Presidente Obama, che aveva dichiarato di ritenerla incostituzionale continuando nondimeno a difenderla e applicarla, la Section in parola è stata dichiarata incostituzionale da una Corte Suprema divisa, 5 giudici contro 4.

La pronuncia, accompagnata da tre dissenting opinion dei giudici Roberts, Scalia e Alito, affronta il DOMA principalmente sotto l’aspetto dell’equilibrio tra potere federale e competenze dei singoli Stati, non senza toccare incidentalmente il cuore della battaglia giudiziaria (more…)

Iowa: è genitore anche la mamma non biologica

di Carmelo Danisi

Il certificato di nascita di un bambino nato durante un matrimonio tra persone dello stesso sesso deve riportare come genitore anche l’altro membro della coppia oltre quello biologico? Per la Corte Suprema dell’Iowa certamente sì. Con la recente pronuncia del 3 maggio 2013 n. 12-0243 la Corte ha infatti rigettato il ricorso avanzato dallo Stato dell’Iowa contro la decisione che obbligava il Department of Public Health a rilasciare un certificato di nascita in cui compariva come genitore anche colei che non aveva dato alla luce il bambino ma risultava sposata, al momento della nascita, con la madre naturale.

Il caso riguarda Melissa e Heather Gartner, coniugi dello stesso sesso diventate genitori attraverso l’inseminazione da donatore anonimo. Al tempo del loro primo figlio, però, non risultavano ancora sposate. Di conseguenza, Heather decideva di concepire e portare in grembo il figlio con Melissa sempre al suo fianco. Per garantire che entrambe comparissero nel certificato di nascita del loro primogenito, dopo il parto venivano avviate le procedure per l’adozione da parte di Melissa che, seppur conclusesi con successo, (more…)

La sentenza della Corte costituzionale francese

Con decisione del 17 maggio 2013, il Conseil constitutionnel si è pronunciato sulla legge n. 2013-404 che ha aperto il matrimonio alle coppie dello stesso sesso ed ha autorizzato l’accesso all’adozione, riconoscendone la legittimità costituzionale. Arriva così a compimento il processo legislativo che era stato intrapreso dal governo francese nell’autunno del 2012, in seguito alla promessa elettorale del presidente della Repubblica Francois Hollande, e che era stato fermamente avversato dalle forze dell’opposizione di centro-destra, sino al ricorso alla Corte costituzionale.

Escluso che si siano prodotte irregolarità nell’iter parlamentare (i ricorrenti lamentavano un’eccessiva velocità della procedura legislativa che non aveva consentito una sufficiente ponderazione), il Conseil constitutionnel conferma adesso il proprio orientamento per cui compete al legislatore la definizione dei requisiti necessari per l’accesso all’istituto matrimoniale. Come già affermato nella  decisione del 28 gennaio 2011, su uno speculare ricorso presentato avverso la preclusione all’accesso al matrimonio prevista allora dal codice civile, il Conseil ribadisce difatti come non competa al medesimo di sostituirsi alla valutazione del Parlamento, non ravvisando nell’apertura del matrimonio alcuna contrarietà ai principi fondamentali (more…)

Hate crimes in Albania

Il 4 di maggio il Parlamento di Tirana ha approvato due leggi dirette a sanzionare penalmente, fra l’altro, l’omofobia e la transfobia.

Le due leggi introducono nel codice penale albanese la nozione di hate crime. Viene prevista, innanzitutto, l’aggravante per i reati commessi “per ragioni connesse con il genere, la razza, il colore della pelle, l’etnia, la lingua, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le (more…)

Dieci su cinquanta

Con la sottoscrizione del governatore Lincoln Chafee, lo Stato di Rhode Island, è divenuto ieri il decimo Stato degli U.S.A. ad aprire il matrimonio alle coppie dello stesso sesso.

Rhode Island è l’unico stato degli Stati Uniti ad avere una forte maggioranza cattolica.

[whohit]rhode island[/whohit]

La Francia apre il matrimonio

Con 331 voti favorevoli e 225 contrari, la Assemblée nationale ha approvato definitivamente la legge che mutando l’articolo 143 del code civil ha sancito che “Le mariage est contracté par deux personnes de sexe différent ou de même sexe“.

Il matrimonio diviene dunque istituto giuridico aperto tanto alle coppie di diverso che dello stesso sesso, così come l’adozione viene consentita alle coppie coniugate di diverso e dello stesso sesso.

La legge sarà promulgata dal Presidente della Repubblica Francois Hollande dopo l’esame delle questioni di legittimità depositate dall’UMP (Union pour un mouvement populaire), maggiore partito di opposizione di centro destra, che ha condotto un’aspra battaglia parlamentare contro il progetto di legge. Tali ricorsi parrebbero avere, tuttavia, scarsa probabilità d’essere accolti, posto che con la sentenza del 28 gennaio 2011 la Corte costituzionale francese (respingendo un’eccezione di legittimità costituzionale avverso la precedente versione del codice civile che escludeva implicitamente le coppie dello stesso sesso dal matrimonio) ha affermato la competenza del Legislatore in questa materia. (more…)

Il matrimonio arriva in Oceania

Il Parlamento della Nuova Zelanda ha approvato ieri la legge sul matrimonio egualitario.

E’ il secondo Paese, dopo l’Uruguay, a compiere questo passo nel corso del 2013, mentre analoghe leggi sono in corso di approvazione in Francia e nel Regno Unito. Al momento tredici Paesi nel mondo consentono il matrimonio anche tra persone dello stesso sesso, oltre a nove Stati degli U.S.A. (tra cui Washington D.C. e New York City) ed al distretto di Città del Messico.

[whohit]nuova zelanda[/whohit]

Approvato il matrimonio in Uruguay

L’Uruguay e’ il terzo paese americano (dopo Canada e Argentina, oltre numerosi Stati degli U.S.A.) ed il dodicesimo nel mondo a consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La legge è stata approvata oggi con 71 voti su 92 nella Camera bassa e sarà promulgata nei prossimi giorni.

Vedi la legge

[whohit]Uruguay[/whohit]

Sentenza della Corte costituzionale tedesca sulla step-adoption

Il partner di vita può adottare il figlio adottivo dell’altro partner.

Con sentenza del 19 febbraio 2013 la Corte costituzionale tedesca assesta un nuovo colpo alla regolamentazione del partenariato di vita introdotto nel 2001 per le coppie omosessuali, confermando il percorso di rapida convergenza verso il matrimonio. Come noto, la legge del 2001 prevedeva alcune regole che consentivano al partner di vita di collaborare nella gestione quotidiana del figlio del partner, ma non consentiva, in origine, la cd. step-adoption, la possibilità, cioè, di diventare genitore (adottivo) del figlio biologico del partner. Con una riforma del 12 ottobre del 2004 tale possibilità era stata introdotta dal legislatore di Berlino, restando invece esclusa l’adozione congiunta da parte della coppia.

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Il “sì” austriaco

Il pubblico ufficiale austriaco non può rifiutare di utilizzare per le unioni civili le procedure cerimoniali previste per il matrimonio.

Con la sentenza del 12 dicembre 2012, pubblicata ieri, la Corte costituzionale austriaca ha stabilito che, nonostante il diverso tenore letterale della legge, l’ufficiale di stato civile nel corso della pubblica cerimonia con cui viene celebrato un partenariato di vita (istituito con legge del 2009) debba invitare formalmente le parti, se richiesto dalle stesse, ad assumere il reciproco impegno ad unirsi scambiandosi il classico “sì lo voglio“. Inoltre, la Corte, pur non ritenendo che la mancata previsione della presenza di due testimoni sia di per sé discriminatoria, ha ritenuto che il pubblico ufficiale, se richiesto dalle parti, non possa impedire la presenza di due accompagnatori nel corso della cerimonia. Su richiesta delle parti, infine, l’ufficiale di stato civile alla fine della cerimonia deve dichiarare, con forma confacente, che i medesimi “sono uniti come partner di vita”. (more…)

La motivazione del Tribunal constitucional

Sono state depositate in questi giorni le motivazioni della sentenza n. 198/2012 con cui il Tribunale costituzionale spagnolo ha rigettato lo scorso novembre il ricorso del Partido Popular contro la legge del 2005. È certamente una sentenza di portata storica, in quanto consolida definitivamente la riforma che diede avvio ad un processo riformatore di grande rilievo, ancora in atto in buona parte del mondo occidentale. La Spagna è stata la prima grande nazione ad avere scelto il matrimonio egualitario ed è nota la grande influenza esercitata dalla svolta del governo Zapatero in tutto l’Occidente ed in particolare in America latina (prima della Spagna, infatti, solo due Paesi – Olanda e Belgio  – ed uno Stato degli U.S.A. – il Massachusetts – avevano aperto l’istituto matrimoniale). Merita dunque interesse la decisione spagnola, anche per il peso che presumibilmente avrà nelle future (more…)

La via messicana al matrimonio

Con la sentenza del 5 dicembre 2012, adottata all’unanimità, la Corte suprema messicana (Suprema Corte de Justicia de la Nación), massimo organo giurisdizionale del Paese, ha dichiarato illegittimo l’art. 143 del codice civile dello Stato federato di Oaxaca che definisce il matrimonio come unione tra uomo e donna.

La nuova pronunzia sul matrimonio ha effetto, secondo l’ordinamento costituzionale messicano, solo per le tre coppie ricorrenti, non modificando l’art. 143 del piccolo Stato centro meridionale. (more…)

Il matrimonio va alla Corte Suprema

La questione del matrimonio egualitario arriva per la prima volta davanti alla Corte suprema degli Stati Uniti.Con ordinanza del 7 dicembre 2012, la Corte ha accettato di trattare due casi che, sotto  diversi profili, riguardano entrambi la questione della discriminazione matrimoniale.

Nel caso Hollingsworth v. Perry (già Perry v. Schwarzenegger e poi Perry v. Brown) la Corte d’Appello della California con una decisione del 7 febbraio 2012 aveva ritenuto l’incompatibilità con la Costituzione federale della c.d. Proposition 8, l’emendamento alla Costituzione della California (approvato mediante referendum nel novembre del 2008, con una maggioranza del 52%) che restringendo la nozione di matrimonio alla sola unione tra (more…)

Il governo francese approva il ddl sul matrimonio egualitario

«Le mariage est contracté entre deux personnes de sexe différent ou de même sexe». È questa la proposizione principale del progetto di legge approvato stamane dal governo francese diretto «à ouvrir le mariage aux couples de même sexe» ed a garantire il diritto d’adozione.

La riforma è intesa a modificare alcuni articoli del codice civile. Tra le norme oggetto di modifica si segnala – per gli effetti anche per i cittadini italiani – l’art. 202-1 che detta la norma di collegamento che, in deroga ai principi generali di diritto internazionale privato che per le condizioni per contrarre matrimonio rimandano alla legge nazionale dei nubendi, consentirebbe il matrimonio tra persone dello stesso sesso anche quando lo stesso sia ammesso dalla legge (more…)

Matrimoni con voto popolare

Contestualmente alle elezioni presidenziali, si sono svolti ieri negli U.S.A. quattro referendum in singoli Stati aventi ad oggetto la questione del matrimonio egualitario.

Negli Stati di Washington, del Maine e del Maryland sono stati approvati tre referendum che hanno aperto il matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Non era mai accaduto sinora che il matrimonio fosse introdotto per via refendaria, poichè nei sette Stati in cui è già ammesso, la riforma era stata imposta dalle Corti supreme (Massachusetts, Connecticut,  Iowa) o per approvazione delle assemblee legislative (Vermont, (more…)

Spagna: costituzionale il matrimonio e l’adozione

La Corte costituzionale spagnola ha rigettato il ricorso di costituzionalità n. 6864 promosso nel 2005 dal Partido popular avverso la legge n. 13/2005 che, riformando diversi articoli del codice civile, ha introdotto il matrimonio egualitario consentendo l’accesso all’istituto anche alle coppie dello stesso sesso. La decisione, annunciata oggi da un comunicato della Corte, giunge dopo oltre sette anni di attesa ed oltre 22 mila matrimoni celebrati, con il voto favorevole di otto giudici (tra cui un voto favorevole concorrente) e tre voti contrari. Tra i favorevoli, anche il (more…)

Lezioni americane

Due notizie di un certo rilievo dalle due coste degli Stati Uniti.

La Corte d’appello dello stato di New York ha ritenuto la illegittimità incostituzionale del D.O.M.A. (Defense Of Marriage Act), la legge federale che nega riconoscimento a livello federale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati nei singoli Stati dell’Unione e che assicura agli altri Stati la potestà di non riconoscerli. La legge, firmata dal presidente Clinton nel 1996, trova origine nella reazione contro la decisione della Corte suprema delle Hawai, del 1993, di aprire il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso. Tra gli effetti di tale normativa, il versamento di tasse federali maggiori rispetto alle coppie coniugate  eterosessuali e la carenza di riconoscimento dello status di coniuge in caso di trasferimento da uno Stato all’altro (more…)

Brividi spagnoli

Inizia questa settimana (dopo un rinvio da luglio per problemi di rinnovo della Corte) la discussione avanti alla Corte costituzionale spagnola dell’eccezione di illegittimità costituzionale avanzata a suo tempo dal Partito Popolare (vedi articolo El Pais). Se la corte dovesse accogliere il ricorso sarebbe spazzata via la legge del 2005 che ha aperto il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. Analoga eccezione era stata già respinta nel 2004 dalla Corte costituzionale belga. La risposta della Corte spagnola sarà dunque un forte punto di riferimento anche da noi. Secondo gli oppositori della legge, la stessa si porrebbe in cointrasto con la nozione di “matrimonio” recepita dalla Costituzione spagnola in conformità con una tradizione giuridica (more…)

Equal marriage in Danimarca

È stata approvata ieri in Danimarca la legge sull’equal marriage. Il Parlamento danese ha approvato con una larga maggioranza (84 voti a favore, 24 contrari) la riforma che introduce una nozione gender-neutral di matrimonio, autorizzandone la celebrazione anche nelle chiese luterane di Stato, cui aderisce l’80% dei danesi.

La Danimarca, che nel 1989 è stato il primo paese al mondo ad avere introdotto le unioni civili tra persone dello stesso sesso (registreret partnerskab), diventa così l’ottavo paese europeo (ed il sesto aderente alla Unione europea) ad avere aderito alla nozione gender-neutral di matrimonio.

[whohit]matrimonio danimarca[/whohit]