penale/violenza sessuale/LEGITTIMITA’
Corte di cassazione, sez. 4, sentenza n. 36565 del 31 agosto 2012 (pres. Petti, est. Franco) REATI CONTRO LA PERSONA – DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ INDIVIDUALE – VIOLENZA SESSUALE – IN GENERE – OMOSESSUALITÀ DELL’IMPUTATO – RILEVANZA – REATO – CONFIGURABILITÀ.
Non rileva il consenso della vittima minore di quattordici anni nell’ipotesi di reato di violenza sessuale su minore ove il quadro probatorio appaia fondato e supportato da ulteriori elementi e riscontri esterni.
Conferma: Corte d’Appello di Palermo, sentenza del 22 dicembre 2011
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza del 13 ottobre 1969 n. 1772 (pres. Straniero, est. Conti) REATI CONTRO LA MORALITA PUBBLICA E IL BUON COSTUME -DELITTI CONTRO LA LIBERTA SESSUALE – VIOLENZA CARNALE – IN GENERE – ESTREMI – MINIMA COMPENETRAZIONE DEGLI ORGANI GENITALI – IN RAPPORTI ETERO ED OMOSESSUALI – SUSSISTENZA DEL REATO -CONGIUNGIMENTO CARNALE – NOZIONE – FATTISPECIE.
Per integrare il delitto di cui all’art 519 cod pen é sufficiente una compenetrazione carnale anche minima che si effettui anche soltanto parzialmente, oltre che tra persone di diverso sesso, anche tra persone dello stesso sesso; il congiungimento carnale non postula infatti necessariamente la compenetrazione dell’organo sessuale maschile nell’organo sessuale femminile, in quanto anche l’atto d’inversione sessuale puo inquadrarsi nell’ipotesi di congiungimento carnale violento o abusivo se vi sia stata compenetrazione corporea anche minima fra i due soggetti.
RIFERIMENTI NORMATIVI: art. 519 c.p
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