pubblica amministrazione/cessazione dal servizio/GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza del 1 febbraio 2012 n. 512, IMPIEGO PUBBLICO – POLIZIA DI STATO – RAPPORTO SESSUALE CON TRANSESSUALE IN CIRCOSTANZE POCO CHIARE CHE HANNO PROCURATO LESIONI PERSONALI – SANZIONI DISCIPLINARI – SOSPENSIONE DAL SERVIZIO – SUCCESSIVA CESSAZIONE DAL SERVIZIO PER ACCERTATA INIDONEITÀ ATTITUDINALE AI SERVIZI DI POLIZIA – LEGITTIMITA’
Non è illegittima per eccesso di potere sotto il profilo dell’insussistenza dei presupposti, dell’illogicità, dell’irragionevolezza o della sproporzionalità della sanzione, la sospensione dal servizio inflitta a causa della presunta consumazione di un rapporto occasionale con un transessuale e della caduta da una finestra, procurandosi una lesione alla gamba, in condizioni poco chiare, in quanto il comportamento riveste il carattere della “particolare gravità” a norma del combinato disposto degli articoli 6, n. 2 e 4, 18 del D.P.R. n. 737 del 1981.
RIFERIMENTI NORMATIVI: artt. 6, n. 2 e 4, 18 del D.P.R. n. 737 del 1981.
RIFORMA:
Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (sezione prima ter), sentenza del 21 gennaio 2011, n. 629 IMPIEGO PUBBLICO – POLIZIA DI STATO – RAPPORTO SESSUALE CON TRANSESSUALE – SANZIONI DISCIPLINARI – SOSPENSIONE DAL SEVIZIO – SUCCESSIVA CESSAZIONE DAL SERVIZIO PER ACCERTATA INIDONEITÀ ATTITUDINALE AI SERVIZI DI POLIZIA – ILLEGITTIMITA’
E’ illegittima per eccesso di potere sotto il profilo dell’insussistenza dei presupposti, dell’illogicità, dell’irragionevolezza o della sproporzionalità della sanzione, la sospensione dal servizio inflitta a causa della presunta consumazione di un rapporto occasionale con un transessuale e della caduta da una finestra, procurandosi una lesione alla gamba, in condizioni poco chiare.
RIFERIMENTI NORMATIVI: artt. 6, n. 2 e 4, 18 del D.P.R. n. 737 del 1981.
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Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione sesta, sentenza del 19 giugno 2007 (pres. Ruoppolo, est. Atzeni) VICE SOVRINTENDENTE DELLA POLIZIA DI STATO – CIRCOLAZIONE IN TRE OCCASIONI PER STRADA ABBIGLIATO CON ABITI FEMMINILI – CONTEGNO INCONCILIABILE CON LE FUNZIONI PROPRIE DI UN OPERATORE DI POLIZIA – SUSSISTENZA – DESTITUZIONE – LEGITTIMITÀ
Non è illegittimo il decreto con il quale il Capo della Polizia, Direttore generale della Pubblica Sicurezza abbia destituito dal servizio un vice sovrintendente della Polizia di Stato per essere stato notato in più occasioni mentre girava per la strada abbigliato con abiti femminili particolarmente vistosi per la foggia ed i colori, trattandosi di un comportamento palesemente idoneo ad incidere sulla reputazione del poliziotto, tale da rischiare di minare la fiducia di cui egli gode presso la popolazione.
RIFERIMENTI NORMATIVI: art. 7, nn. 1) e 6) del decreto n. 737 del 1981
CONFERMA:
Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, sentenza del 6 dicembre 2006 (pres. Franco, est. Buricelli) VICE SOVRINTENDENTE DELLA POLIZIA DI STATO – CIRCOLAZIONE IN TRE OCCASIONI PER STRADA ABBIGLIATO CON ABITI FEMMINILI – CONTEGNO INCONCILIABILE CON LE FUNZIONI PROPRIE DI UN OPERATORE DI POLIZIA – SUSSISTENZA – DESTITUZIONE – LEGITTIMITÀ – FONDAMENTO – POTERE DISCREZIONALE DELL’AMMMINISTRAZIONE NELL’APPREZZAMENTO DELLE VARIE IPOTESI DISCIPLINARI
Non è illegittimo il decreto con il quale il Capo della Polizia, Direttore generale della Pubblica Sicurezza abbia destituito dal servizio un vice sovrintendente della Polizia di Stato per essere stato notato in più occasioni mentre girava per la strada abbigliato con abiti femminili, avendo ritenuto tale contegno “assolutamente inconciliabile con le funzioni proprie di un operatore di polizia, pregiudizievole per il servizio e tale da rendere incompatibile una sua ulteriore permanenza nella Polizia di Stato”; l’Amministrazione dispone infatti di un ampio potere discrezionale con una valutazione insindacabile nel merito da parte del giudice amministrativo, non spettando al TAR sostituire la propria valutazione a quella dell’organo di disciplina per decidere se la sanzione della destituzione possa essere considerata congrua con riferimento all’addebito fatto ad un agente di Polizia di essere stato notato in tre occasioni nel centro storico cittadino mentre camminava, fuori dal servizio, vestito da donna.
RIFERIMENTI NORMATIVI: art. 7, nn. 1) e 6) del decreto n. 737 del 1981
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