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Anche il tribunale di Pescara conferma il permesso di soggiorno

Con ordinanza del 15 gennaio 2013 il tribunale di Pescara ha annullato il provvedimento del Questore che rigettava la richiesta di permesso di soggiorno avanzata dal coniuge di un cittadino europeo dello stesso sesso, con ciò conformandosi all’orientamento già intrapreso con decreto del febbraio 2012 dal tribunale di Reggio Emilia  e confermato da una recente circolare del Ministero dell’Interno.

Nella decisione, il tribunale rammenta la sentenza della Corte di Cassazione n. 4184/2012 che, nel rigettare la domanda di trascrizione di matrimonio contratto all’estero da due persone dello stesso sesso, ha affermato come sia ormai “radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire ‘naturalistico’, della stessa ‘esistenza’ del matrimonio”, raffigurando l’identità di sesso degli sposi  semplice “inidoneità” a produrre un qualsiasi effetto giuridico nell’ordinamento italiano ed evidenziando come le coppie di fatto omosessuali possano ottenere, attraverso tutela giurisdizionale, in presenza di “specifiche situazioni”, il diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata.

Il tribunale di Pescara rileva, in particolare, come “il giudice nomofilattico con la decisione 4184/12 ha espressamente escluso che il matrimonio estero di persone dello stesso sesso possa contrastare con l’ordine pubblico italiano”. (provv. segnalato dal prof. Matteo Winkler)

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