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Massachusetts: stessi diritti federali per i militari sposati con coniuge del proprio o dell’altro sesso

(di Antonio Rotelli) Con decisione del 2 ottobre 2013, la Corte distrettuale del  Massachusetts ha stabilito, sulla base del precedente della Corte suprema contro il DOMA del giugno scorso, che ai militari sposati con persone dello stesso sesso, siano essi in servizio o in pensione, devono essere garantiti gli stessi diritti e benefici federali ai quali accedono le coppie sposate eterosessuali.

Secondo la Corte, nel caso McLaughlin v. Hagel, “Le definizioni di «coniuge» e «coniuge superstite» nelle Sezioni 101(3) e (31) del Titolo 38 del Codice degli Stati Uniti in materia di benefici ai militari in servizio e in pensione sono incostituzionali in base al Due Process Clause del quinto emendamento, come applicati ai ricorrenti da parte del Department of Veteran Affairs che ha stabilito che le «prestazioni disciplinate dal Titolo 38 a beneficio dei veterani sono limitate alle coppie sposate di sesso opposto”.

Il Dipartimento di Giustizia aveva già annunciato nei mesi scorsi, a seguito della decisione della Corte Suprema contro il DOMA, che non avrebbe più utilizzato il citato Titolo 38 interpretandolo nel senso di impedire ai veterani omosessuali i benefici (anche pensionistici) riconnessi al matrimonio. Tuttavia, gli attori della causa decisa dalla Corte distrettuale hanno dichiarato di aver voluto proseguire il contenzioso, fino alla sentenza, per mettersi al riparto dal rischio che futuri presidenti revochino la decisione presa da parte dell’amministrazione Obama.

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